La teorizzazione gramsciano dei Consigli di fabbrica è estremamente peculiare e si distingue sia dalla teoria (e dalla pratica) dei Soviet russi, sia dalla visione che dei Consigli ebbero altri politici e teorici italiani. In Italia le tesi di Gramsci e dell’Ordine Nuovo furono contrastate da Bordiga come da Serrati, come da Tasca (differenziatosi dal resto del gruppo dell’Ordine Nuovo). L’articolo ricostruisce la visione gramsciana dei Consigli in rapporto con le lotte del 1919-1920 così come venne sviluppandosi sulle pagine del settimanale “Ordine Nuovo”: un nuovo tipo di democrazia, anti-parlamentare, che doveva costituire la base di un nuovo Stato proletario, caratterizzato dalla partecipazione democratica dei lavoratori a partire dalla fabbrica e dai luoghi di lavoro e produzione, sulla scia di alcune osservazioni di Marx, dallo scritto “Sulla questione ebraica” a quello sulla Comune di Parigi.
GUIDO LIGUORI
Docente di Storia del pensiero politico presso l'Università della Calabria, presidente della IGS Italia e Vicepresidente della IGS. Autore di libri e saggi sulla tradizione comunista e marxista italiana, sul pensiero politico del novecento, sul marxismo.
Posts by GUIDO LIGUORI:
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Gramsci e i Consigli nel “biennio rosso” 1919-1920
Posted at IGS Archive: 15 Jan 2021
Originally published in igsitalia.org | 2021 -
Da Bordiga a Gramsci
Posted at IGS Archive: 15 Jan 2021
Originally published in Critica Marxista | 2021, n. 1-2 (numerso speciale sui 100 anni del Pci) -
«CLASSI SUBALTERNE» MARGINALI E «CLASSI SUBALTERNE» FONDAMENTALI IN GRAMSCI
Posted at IGS Archive: 23 Mar 2020
Originally published in Critica Marxista | 2015, n. 4 -
Tre accezioni di “subalterno” in Gramsci
Posted at IGS Archive: 23 Mar 2020
Originally published in Critica Marxista | 2011, n. 6 -
LE PAROLE DI GRAMSCI. PER UN LESSICO DEI QUADERNI DEL CARCERE, a cura di Fabio Frosini e Guido Liguori
Posted at IGS Archive: 18 Mar 2020
Originally published in Volume 3 della collana della IGS Italia "Per Gramsci" presso l'editore Carocci | 2004